Il Sindaco Gianguido D'Alberto all'Assemblea Nazionale ANCI a Bergamo
"Il Governo confermi, come priorità nella sua agenda, l'attenzione per le aree del cratere sismico. Investire su questi territori vuol dire investire su aree di interesse non solo nazionale ma europeo"
Mantenere come priorità nell’agenda del Governo l’attenzione per le aree del cratere sismico, garantendo risorse umane e finanziarie e confermando la semplificazione ottenuta in questi anni, in tema di ricostruzione è la richiesta avanzata dal Sindaco di Teramo e Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto nel suo intervento all’assemblea dell’Anci a Bergamo, nel corso della sessione “I Comuni per un’Italia sostenibile. Mobilità, ambiente, turismo”, che ha visto la partecipazione anche del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e della Ministra del Turismo Daniela Santanchè.
“Investire sulle città medie delle aree del cratere sismico vuol dire investire su aree di interesse non solo del paese intero ma dell’Europa. La mia presenza qui, oggi, mi dà la possibilità di intervenire sia come Sindaco di Teramo che di delegato Anci Abruzzo per la Ricostruzione - ha sottolineato D’Alberto – e di parlare, visti i temi che stiamo affrontando all’interno di questa sessione, di ricostruzione sostenibile. Nel corso di questi anni, finalmente, abbiamo compreso che non si può parlare di ricostruzione se non si affianca a quella materiale una rigenerazione complessiva, che sia contestualmente urbana, sociale, economica, turistica, culturale, ambientale”.
Dopo quattro anni dal sisma 2016-2017, tra le priorità ci sia quella di rendere attrattiva l’area del cratere sismico, anche per evitare lo spopolamento. E come questo sia possibile solo grazie a una ricostruzione sostenibile che si accompagni a una rigenerazione complessiva dei territori.
"Ricostruzione sostenibile" - ha proseguito - "anche attraverso le misure di cui stiamo parlando oggi, significa non più la mera riparazione del danno, ma la messa in sicurezza definitiva del territorio e la costruzione di uno sviluppo economico e sociale che consenta una ripartenza, che eviti lo spopolamento”. Un percorso che è stato già messo in campo dai comuni del cratere sismico Centro Italia.
“Il Contratto Istituzionale di Sviluppo per le aree del cratere sismico del Centro Italia, per progetti di rigenerazione urbana e territoriale, e il fondo complementare al PNRR che ha portato anche ad integrare i due crateri, in un’ottica di sviluppo organico della macro regione, e che prevede misure sia per la rigenerazione urbana che per il rilancio economico
delle imprese del territorio del cratere. In questo contesto Teramo città capoluogo si colloca al centro non solo per la scelta di investire sulle infrastrutture culturali e ambientali, ma anche per la rete costruita con gli altri comuni di questa macro regione”.
Un esempio virtuoso è il progetto che permetterà di riconnettere i sentieri e i percorsi cicloturistici dell’area del cratere, valorizzandone le ricchezze culturali ed ambientali potenziandone anche i servizi di informatizzazione e digitalizzazione e Teramo in questo senso può essere considerata centrale per tutta l’area vasta, e in quanto capoluogo che deve necessariamente trainare i comuni più piccoli all’interno del proprio territorio dove è già capofila di 26 Comuni di tre regioni del cratere sismico, tra i quali l’Aquila e Amatrice, all’interno di progetti presentati a finanziamento all’interno del PNRR sisma nell’ambito della macro misura B.