Oltre 28 Milioni di Euro per il nuovo Biodigestore di Teramo
Il Sindaco di Teramo: "Grazie al progetto del Comune e della Team sarà impressa una svolta epocale nella gestione dei rifiuti. Ancora una volta viene confermata la bontà della scelta di trasformare la Teramo Ambiente in una società in house".
TERAMO si assegna un importante progetto per un impianto per la produzione di biometano da frazioni organiche (umido e verde) dei rifiuti urbani, da immettere nella rete del gas naturale e utilizzare come bio-combustibile per autotrazione, in particolare di automezzi pubblici dei Comuni soci, contribuendo così alla diminuzione di emissioni climalteranti.
Questo importante risultato per tutte le comunità della Provincia di Teramo è stato presentato questa mattina a Teramo dal Sindaco Gianguido D'Alberto e dall'Assessore Martina Maranella. Presenti alla conferenza stampa i vertici della TEAM, del MOTE e della Poliservice.
Teramo si pone in tal modo all'avanguardia delle realtà italiane di trattamento dei rifiuti grazie al PNRR avendo ricevuto l'approvazione e il finanziamento di questo progetto innovativo per la creazione di un impianto di produzione di biometano tramite un processo di digestione anaerobica (tipo wet e mesofilo) da FORSU. Il biogas prodotto verrà depurato con un sistema di upgrading a membrane ed immesso in rete o utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica tramite un cogeneratore. L'impianto, che sarà collocato nella località Carapollo, tratterà 35.000 tonnellate annue di FORSU proveniente da raccolta differenziata, che potrà essere integrata con residui da attività agricola.
Il progetto di massima della proposta era stato approvato dal Comune di Teramo con Delibera di Giunta Comunale n.4 del 14/01/22 e l'opera nel suo complesso è stata inserita nel programma triennale dei Lavori Pubblici 2022/2024. Il soggetto realizzatore principale verrà individuato con un appalto integrato che consente l'affidamento di progettazione ed esecuzione dei relativi lavori anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica predisposto in aderenza alle Linee guida MIMS e CSLP di Luglio 2021.
L'importo complessivo è pari a € 28.104.478,70.
"Dopo anni di buio sulle politiche di investimento nel settore dei rifiuti, il Comune di Teramo attraverso la Te.Am. ha avviato un percorso di trasformazione che vedrà nel centro di Carapollo il fulcro della nuova politica ambientale e della sostenibilità, destinata a lanciare Teramo capoluogo come riferimento e collante del futuro 'green' dell'intero territorio. E il finanziamento ottenuto all'interno del PNRR per la realizzazione del biodigestore è l'ennesima conferma di questo nuovo corso. Un progetto destinato a imprimere una svolta epocale nella gestione dei rifiuti, sul futuro di Teramo Circolare e sul ruolo di Teramo capoluogo in materia energetica in ambito provinciale".
Così il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto sul finanziamento ottenuto dal progetto presentato dal Comune e dalla Team per un impianto che, sulla scorta di un pre accordo già raggiunto con il Mote e la Poliservice, in futuro tratterà anche i rifiuti organici dei comuni serviti dalle due società di raccolta dei rifiuti.
"Si tratta di un risultato straordinario che conferma come la scelta di Teramo città capoluogo di trasformare la Team in una società in house si sia rivelata vincente – prosegue il primo cittadino – oggi la Teramo Ambiente è infatti la società più importante e solida della provincia teramana, con
un affidamento dei servizi a 15 anni, e ha ritrovato una visione di prospettiva che pone la nostra città al centro, a livello non solo provinciale ma regionale, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti".
La realizzazione del biodigestore, che attraverso il trattamento dell'organico consentirà di produrre bio metano, va nella direzione di garantire una migliore qualità della vita dei cittadini: questo sia perché porterà a una gestione del ciclo dei rifiuti sempre più green ed efficiente, producendo anche un ulteriore abbattimento della tariffa, sia perché rappresenterà un tassello importante nella risoluzione della cronica carenza di impianti in provincia di Teramo.
"Si tratta di un intervento che si somma a quelli già realizzati fino a oggi sull'area di Carapollo – conclude il primo cittadino – destinata a diventare una vera e propria cittadella dell'economia circolare, con la Team riferimento dell'intero territorio regionale, aprendosi alle altre società dei rifiuti e in primis al Mote, che grazie al neo presidente Nicola Salini può tornare a guardare al futuro, e alla Poliservice, nell'ottica di una rete di gestione provinciale dei rifiuti".
LE CARATTERISTICHE DEL BIODIGESTORE DI CARAPOLLO
- Un biodigestore è un impianto all'interno del quale avviene la 'digestione', in assenza di ossigeno (anaerobica), della parte organica dei rifiuti solidi urbani (umida e verde), attraverso l'azione di appositi batteri. Il prodotto finale di questo processo sono biogas e un residuo di 'digestato' L'impianto è compatibile con l'ambiente, con la 'neutralità climatica', coerente con la decarbonizzazione e l'economia circolare per la mobilità sostenibile.
- A Carapollo, nel centro di raccolta e smistamento, la Teramo Ambiente realizzerà un biodigestore per la produzione di biometano da frazioni organiche dei rifiuti urbani, grazie al finanziamento di 28.104.478,70 euro assegnato al Comune di Teramo nell'ambito dell'Avviso M2C.1.1 I 1.1
- Linea di intervento B del PNRR
- Dalla biodigestione si otterrà energia, si ridurranno le emissioni di CO2 e garantire il bio-combustibile per i veicoli pubblici, nonché alla flotta dei mezzi della Teramo Ambiente piuttosto del trasporto pubblico
- La capacità dei biodigestore di Carapollo sarà di 35-40mila tonnellate all'anno di rifiuto organico della raccolta differenziata, ai quali possono essere aggiunti gli scarti dell'attività agricola
- I BENEFICI sono:
- sostituire il gas naturale (risorsa non rinnovabile) con il bio-metano, il cosiddetto 'Green gas', ed utilizzarlo come combustibile per automazione, con parte residuale destinata ad impianti di cogenerazione per soddisfare i consumi di energia elettrica e riscaldamento
- eliminare l'impatto ambientale: si calcola la 'digestione di 34.000-40.000 tonnellate di rifiuti organici, elimini l'equivalente di 170mila chilometri all'anno percorsi da un Tir con capacità di carico pari a 30 tonnellate: il risparmio in termini di CO2 è pari a 120.000 kg all'anno
- contenere il consumo di suolo e bonificare una ferita ambientale: a Carapollo l'impianto, contestualizzato nella zona circostante ed ecosostenibile, sorgerà al posto dell'inceneritore realizzato oltre 40 anni fa e 'spento' da decenni, un ecomostro da archeologia industriale
- ridurre il costo di conferimento (trasporto) dei rifiuti solidi urbani ad altro impianto e di smaltimento per Teramo capoluogo e per i comuni della provincia, eliminando anche il traffico dei mezzi sulla strada (economia stimata per 35.000-40.000 t pari a 1,4 milioni di euro/anno)
- ridurre il costo della bolletta
- incrementare i posti di lavoro 'green' nel territorio provinciale