Teramo, scoperti mosaici in Via Sant’Antonio
Nuove scoperte che arricchiscono la storia antica della città saranno presentate al pubblico nelle giornate europee dell’Archeologia dal 16 al 18 giugno
Interamnia Praetuttiorum – oggi Teramo continua a svelarsi sotto di noi e regala nuove informazioni sulla sua storia. Così sta accadendo in via Sant’Antonio, nel cuore della città, dove nell’ambito dei lavori per il rifacimento della pavimentazione stradale sono venuti in luce due nuovi mosaici e diverse strutture di interesse archeologico.
Complice la rimozione di una conduttura del gas, che ha portato ad approfondire le quote di scavo inizialmente previste, sono state scoperte delle pavimentazioni e delle strutture murarie con intonaco dipinto, di cui non si aveva notizia dai dati bibliografici e d’archivio. Sono state individuate tre pavimentazioni riferibili ad altrettanti ambienti, in collegamento tra di loro e attribuibili con molta probabilità a una domus di epoca romana. Si tratta di un mosaico, nei colori del bianco e del nero, con decorazione centrale costituita da una composizione a scacchiera e con cornice composta da una doppia fascia e da una treccia a due capi; la pavimentazione pare collocabile nel I sec. d.C. Accanto a questa ne è venuta in luce un’altra, al momento in corso di indagine, di cui si riconosce una soglia di ingresso con una decorazione con motivo vegetale, mentre una ulteriore pavimentazione in tessellato, impreziosita da piccoli elementi in pietra colorati, è stata intercettata a seguito di un allargamento dell’area di scavo. A completare le scoperte, una ricca presenza di intonaci dipinti nei colori del rosso, giallo, verde e nero, in parte presenti in frammenti negli strati di riempimento, in parte ancora in opera, a decorare quello che rimane delle pareti degli ambienti.
Data la sensibilità della zona, nella quale sono già avvenuti in passato rinvenimenti archeologici attribuibili all’antica città romana, la Soprintendenza ABAP per L’Aquila e Teramo aveva prescritto la presenza dell’archeologo in cantiere per tutte le fasi di scavo, al fine di poter velocemente individuare sotto l’attuale strada eventuali preesistenze. Luigina Meloni, l’archeologa incaricata dal Comune di Teramo, e il personale della ditta Cioci, esecutrice dei lavori, stanno mettendo in luce le evidenze archeologiche, sotto la supervisione della Soprintendenza.
Come ha dichiarato la Soprintendente Arch. Cristina Collettini “In una città ricca di storia e di presenze archeologiche come Teramo il rinvenimento di via Sant’Antonio costituisce un tassello importante per la conoscenza del passato e per la ricostruzione della topografia della città antica. Stiamo svolgendo, in stretta collaborazione con il Comune, tutti gli approfondimenti tecnici e scientifici necessari. Il nostro ruolo, infatti, è quello di garantire la conservazione e tutela delle strutture rinvenute, senza però compromettere la conclusione dei lavori. Siamo certi che la possibilità di aprire il cantiere alla cittadinanza sia un ottimo modo per avvicinare la popolazione alla conoscenza e per ripagarla di qualche disagio dovuto al prolungamento dei lavori provocato dai rinvenimenti archeologici”.
Le Giornate dell'archeologia che si terranno in Europa il 16, 17 e 18 giugno 2023 saranno a Teramo l’occasione per gli appassionati di storia o semplici curiosi, in famiglia o con la classe, per venire a scoprire anche questo nuovo patrimonio archeologico della città. Le Giornate Europee dell'Archeologia sono organizzate in Italia dal Ministero della cultura - Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio.
Il Sindaco Gianguido D’Alberto ha aggiunto che “La rigenerazione urbana della città, che stiamo portando avanti attraverso tutta una serie di cantieri che nei prossimi anni andranno a ridisegnare il volto di Teramo capoluogo e in particolare del centro storico, si interseca e si incontra con la bellezza, la storia, il patrimonio culturale e identitario della Teramo antica. Patrimonio che va salvaguardato e valorizzato, perché proprio attraverso la riscoperta e la conoscenza della storia della città possiamo guardare al futuro consapevoli delle ricchezze di questo territorio. La riqualificazione di via Sant’Antonio rappresenta dunque, anche grazie a questo importante rinvenimento, un'ulteriore occasione per la cittadinanza di scoprire la Teramo antica. Ovviamente stiamo lavorando insieme alla Soprintendenza per consentire la celere prosecuzione dei lavori e ridurre al minimo i disagi per i residenti e per tutti i cittadini”.
Le dichiarazioni in video rilasciate a Teramo Città Capoluogo e alcune foto degli scavi sono visibili su questa pagina.