Teramo. Patto per la lettura
Insieme Comune, Associazioni, Istituzioni, Fondazioni, enti privati, editori e librai
"Una eccezionale opportunità di crescita individuale e collettiva e di presa di consapevolezza dell'essere cittadino. Questo è il valore del Patto della lettura che l'amministrazione comunale ha l'onore e l'onere di guidare nei prossimi anni per portare la nostra città a sviluppare ulteriormente il percorso di consapevolezza e crescita culturale che la contraddistinguerà sempre più marcatamente". Queste le parole con le quali il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto ha introdotto ieri l'incontro organizzato nei suggestivi giardini del Castello della Monica per la presentazione del Patto della lettura ad associazioni, istituzioni, Fondazioni, enti privati, editori e librai.
Il Patto per la lettura è l'applicazione concreta della volontà dell'amministrazione comunale, di individuare soggetti che intendono partecipare al gruppo locale di promozione del libro e della lettura, in grado di seguire con continuità le iniziative dell'ente in tale ambito e dar vita ad una intesa finalizzata ad incrementare gli indici di lettura tra i cittadini e negli ambiti dove quest'ultima non è frequentemente praticata. Il Patto per la lettura, in sostanza, è un protocollo tra enti pubblici e altri soggetti pubblici e privati, non solo della filiera del libro e della lettura, che impegna le parti a definire, attuare, promuovere con azioni e progetti la lettura come ‘strumento indispensabile per esercitare una cittadinanza piena e come mezzo di conoscenza, di accesso all'informazione quale elemento di coesione e inclusione sociale’.
Nel marzo del 2021 il Patto per la lettura di Teramo è stato varato ufficialmente con l'adesione di 12 soggetti, tra associazioni e istituzioni, realtà private, editori e librai.
E' così iniziato un percorso che ha portato a conseguire per Teramo la prestigiosa qualifica di "Città che legge", riconosciuta dal Mistero della Cultura e vincere uno dei bandi relativi alla promozione della lettura con il progetto "Entrare dove non si entra".
Proprio tali risultati, hanno spinto l'amministrazione comunale, di concerto con la Biblioteca “M. Dèlfico” ad ampliare la rete delle relazioni tra tutti i potenziali attori del libro della lettura, aprendo quindi a nuove adesioni, e invitando perciò scuole, università, associazioni, Fondazioni, ed altre istituzioni quali l'istituto Penitenziario, la ASL, l'osservatorio astronomico di Collurania.
Così, il Sindaco Gianguido D’Alberto, l'ex assessore alla Cultura Andrea Core che ha portato avanti il progetto e ne è stato il promotore e motore, Dimitri Bosi responsabile della Biblioteca Delfico, le due esponenti dell'associazione Teramo Children Anna Amato e Anna Di Monte, il Rettore dell'università Dino Mastrocola hanno potuto parlare dell'esperienza e delle prospettive, prima dell'intervento del professor Tito Vezio Viola, ex direttore della biblioteca di Ortona, che ha illustrato il corso di formazione che prenderà il via nel prossimo mese di settembre, dedicato a coloro che vorranno cimentarsi nella lettura pubblica. I lavori sono stati chiusi dall'assessore Antonio De Filipponi che ha ribadito la volontà dell'amministrazione di perseguire il progetto con decisione e determinazione.
Entro il 31 luglio si tutti soggetti pubblici e privati interessati, potranno manifestare la propria adesione tramite l'apposito modulo pubblicato sul sito del comune di Teramo.